Un viaggio geo-musicale in dieci tappe verso il centro della Terra e ritorno, alla riscoperta dell’antica città di Velch. Dall’11 al 30 settembre la Musica Elettromagnetica (EMusic) sarà protagonista del festival “EMusic & Etruria”, iniziativa promossa dai Comuni di Canino e Valentano con il contributo della Regione Lazio e dell’etichetta Kate Creative Studio, in collaborazione con INGV e GRM Management. La conversione dei dati raccolti fra Canino e Valentano, grazie alla collaborazione con l’INGV, fornirà lo spartito sul quale musicisti di fama internazionale saranno chiamati a interpretare il Suono della Terra, vera e propria leader dei vari ensemble che si alterneranno nelle due settimane di concerti tra il Palazzo Comunale di Valentano e il Teatro Comunale di Canino.
“Dopo il successo del precedente tour ‘Suoni dalla Geologia d’Italia’ – spiega Riccardo Marini, general manager e musicista – con il collettivo EMusic siamo tornati nell’Alto Lazio per un nuovo festival insieme a grandi ospiti del panorama contemporaneo. Siamo entusiasti di ripercorrere, a distanza di alcuni anni per via dello stop pandemico, gli stessi luoghi che hanno visto nascere il nostro progetto”. La rassegna, sotto la direzione artistica del celebre contrabbassista Paolo Damiani e del compositore Stefano Pontani, vedrà sul palco prestigiosi nomi del jazz e non solo quali Roberto Gatto, Francesco Lo Cascio, Daniele Iacono, Marco Guidolotti, Paolo Innarella, Felice Tazzini, Francesco Pierotti, Alessandro Marzi, Marco Fratini e lo stesso Damiani che si esibirà in quartetto con Giovanni Falzone, Anais Drago e Camilla Battaglia.
Il repertorio darà dunque voce alle rocce presenti sia all’interno del Parco archeologico di Vulci e del Castello della Badia, che nel territorio di Valentano, ovvero nel cono vulcanico di Monte Starnina e nella grande Caldera di Latera. Nel primo caso le rocce sono testimoni di vicende che vanno ben oltre lo sviluppo della civiltà Etrusca, come spiega il responsabile scientifico Menghini: “Si partirà da quei depositi vulcanici e travertinosi all’interno dei quali sono state ricavate maestose necropoli, costituenti il materiale con cui furono erette le città di Vulci, Corneto e Cerveteri; attraverseremo poi le lave emesse lungo il solco del fiume Fiora, per terminare infine il viaggio nel sottosuolo all’interno delle argille marine del Pliocene”. Il festival è stato realizzato grazie ai fondi della Regione Lazio per il sostegno a progetti di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo. Ingresso libero fino a esaurimento posti, consigliata la prenotazione. Per maggiori info: www.emusic.world/emusic-etruria-festival